Arte è…Innovazione
Il termine ARTE appare in latino nella parola ARS-ARTIS (modo di fare o di essere). ARS si oppone a INERS-INERTIS, senza arte, inabile. Pertanto la parola ‘ARTE’ rimanda all’abilità, al savoir-faire ed è sinonimo di ingegnosità, innovazione.
Quando si parla di arte contemporanea ci si aspetta frequentemente di restarne stupiti, abbagliati poichè è chiaro che l’artista che riesce ad emergere non è quello che ha solo talento, ma quello che riesce a inserirsi all’interno del mondo dell’arte con innovazione. La sua produzione artistica deve avere caratteristiche nuove, ma anche pertinenti.
L’arte contemporanea ha prodotto e continua a produrre delle opere d’arte ‘al limite’, cerca di farci vivere esperienze attraverso immagini, suoni, video, installazioni, gesti, colori.
L’arte ha bisogno di due principi fondamentali: idea ed innovazione, ma è davvero così?
Ogni arte, a suo tempo, è stata contemporanea, si è scontrata con la tradizione ed ha cercato con l’innovazione di lasciare un segno.
L’arte realizzata oggi, ad esempio, utilizza molto la tecnologia però non possiamo dimenticare che la tecnologia è certamente fondamentale nella vita di tutti i giorni come nell’arte, ma se arte è capacità di fare, questo deve essere evidente attraverso abilità gestuali, cromatiche, materiche interpretative.
Pertanto l’idea è sì fondamentale per l’avvio della ricerca creativa ma con essa contribuiscono emozioni e sensazioni per un concetto di innovazione come cambiamento positivo ad uno stato di cose stabilite che ricevono nuovi ordinamenti.
Quindi l’innovazione può essere individuale poichè artisti che utilizzano tecniche o cromie sempre uguali decidono di innovarsi attraverso scelte espressive differenti.
Il termine innovazione può essere riferito a diversi ambiti, ma anche declinato in diverse accezioni, quali sono gli ambiti in cui l’innovazione artistica può avere spazio?
Nei tempi più recenti la tecnologia si associa alle invenzioni contemporanee: materiali super leggeri e innovativi, proiezioni, è importante fare una riflessione su come le nuove tecnologie abbiano influenzato il modo di promuovere l’arte innovandola oltre che promuovendola. Esse hanno aperto gli orizzonti artistici facendo in modo che l’arte non restasse solo un lusso riservato ad una cerchia di elite, ma che potesse arrivare a tutti e diventare un fenomeno di massa, attraverso il potenziamento della diffusione mediatica.
Poichè se c’è qualcosa di nuovo, articolato con ingegno e reso con innovazione ‘se ne parla’ dai manifesti ai social e alla rete, dalla radio alla televisione.
Molti anni fa, alcune correnti artistiche, nella realtà in cui internet non era ancora ‘la ciliegina sulla torta della comunicazione’ hanno sfruttato tutta l’attenzione comunicativa che avevano a disposizione, basti pensare ai movimenti artistici più sperimentali, come il Dadaismo, la Pop Art e Fluxus.
Oggi e’ solo merito della tecnologia se chiunque può vedere un’opera esposta dall’altra parte del pianeta, visitare musei interi e visualizzare dettagli più minuti di opere d’arte straordinarie.
Ma un’opera d’arte deve seguire la tradizione o essere innovativa?
Ancora oggi è acceso il dibattito in cui tradizione e innovazione si scontrano, un dialogo complesso che non potrà mai avere termine perchè se si concludesse significherebbe porre fine anche alla ricerca espressiva artistica, che da sempre, pur tenendosi salda ai princìpi del passato, vede nell’innovazione il suo percorso futuro.
Premio Artista d’Italia – Condividi la tua arte su tutto il territorio nazionale.
Se la tua Arte è anche Innovazione, con il Premio Artista d’Italia hai l’opportunità di far conoscere la tua arte in tutta Italia (Barletta, Bologna, Ferrara, Firenze, Milano, Monza, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Roma, Venezia) condividendo la tua esperienza con quella di tanti altri artisti italiani e stranieri, per 30 giorni.
30 giorni di esposizione in galleria, su tutto il territorio nazionale (13 grandi provincie italiane), spazi non convenzionali o rinomati atelier per un reale confronto con il pubblico, gli artisti e gli operatori del settore.
Fluart, Centro di Arte Urbana – Bologna
Ed è un proprio un iter nel presente, con uno sguardo al passato ed un’attenzione rivolta all’innovazione quello che ha deciso di percorrere il Premio Artista d’Italia che ha prescelto 12 spazi in tutta Italia tra cui la Fluart di Bologna, un centro d’arte urbana che vuole allestire un’esperienza di esplorazione e scoperta attraverso una pluralità di espressioni, mostre, incontri, scambi, sala studio, bookshoop, intrattenimento, eventi culturali ed artistici.
Guarda il video !
Se anche per te Arte è Innovazione, parlaci un poco della tua arte, raccontaci chi sei e come il confronto influenzi la tua Arte. Lascia un commento a questo articolo.
Autore: Anna Soricaro
Avviata da molti anni alla scrittura di testi critici di opere d'arte contemporanea nazionale ed internazionale, si è occupata di progettazione europea promuovendo eventi con partership internazionale in campo artistico culturale; dal 2005 è esperta d’arte e direttrice della Fondazione De Nittis di Barletta, dal 2015 è perito d'arte registrato presso la CCIAA di Bari. E’ docente di master presso istituti privati di management di beni culturali e direttore artistico del Centro Culturale Zerouno. Ha collaborato con diversi periodici locali, riviste on line, ha curato libere pubblicazioni e redatto numerosi cataloghi d'arte.
6 aprile 2021
articolo giusto purché non si intenda arte ciò che è artigianato. Purtroppo oggi tutto ciò che compone una opera artistica (ossia i materiali diversi) è alla portata di tutti , anche i più sprovveduti, di conseguenza è passata nel comune vedere che ogni oggetto eseguito da artigiani (nulla contro gli artigiani) sia da considerarsi opera d’arte. Il difficile è proprio qui: artista o artigiano ?, infatti anche nel campo artigianale c’è l’innovazione e allora ?, qui entra in gioco il critico d’arte il quale alla fine diventa come l’arbitro di una partita : può anche sbagliare . Ai posteri l’ardua sentenza …….
5 aprile 2021
Credo che l’arte è innovazione,la
pittura parla da sola,non ha bisogno di descriversi,il quadro parla e dice quello che il pittore ha provato le sue emozioni ed altro,i colori sono umorali,sulla tavolozza fremono dal desiderio di essere sovrapposti sulla tela.La pittura e’ moderna perché vive l’epoca contemporanea,un giorno diverrà classica, così come l’arte di Picasso o Marc Chagal.Il tempo premierà chi merita.
5 aprile 2021
Mi sembra che l’innovazione sia necessario per un opere d’arte, sia al livello della techniqua, sia dell’ argomento, delle idee, nascoste o dei sentimenti espressi in questo opero. La ripetizione significa che l’arte devienne artigianato o mestiere. Oggi, forse,le idee conservatrice possono essere un’inovazione, perché ci vuole sempre rovinare le aspettive, quello a cui tutti si sono abituati, quello, che è considerato a guisto dalla maggioranza, cioè oggi l’esperimento. Però, in realtà è così, che molti artisti sono più tradizionali, che, forse, ammettono. Inoltre, spesso la ripetizione si svolge inconsapevolentamente. Qualquno ha visto un opere nella gioventù e lo ripete molti anni più tardi, senza accorgerse del fatto, che l’ha copiato. Io personalmente sempre cercavo di trovare le nuove idee, tecnique, sentimenti, esperienze e dire e raccontare qualcose, non è successo fino ad oggi.
5 aprile 2021
Sono pienamente d’accordo la mia è un’arte naif che creo fuori dagli schemi accademici è personale unica è….arte