Giacomo Balla




Giacomo Balla (1871-1958) è interessato al divisionismo francese fin dal 1900, ma è il divisionismo italiano, maggiormente attento alla problematica sociale, a fare maggior presa su di lui. E’ il più anziano dei pittori futuristi.
Scompone il movimento secondo una metodologia analitica che n’evidenzia la struttura sequenziale; accetta con entusiasmo le idee dei più giovani colleghi e si mette d’impegno a studiare lo svolgersi del movimento nello spazio, disponibile a qualsiasi nuova avventura.
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Ma sempre più impegnato nel ricercare equivalenti grafici del movimento, Balla termina la sua stagione futurista approdando ad un linguaggio che lascia ormai presentire l’Astrattismo (Volo di rondini).
M° Internazionale d’Arte Mario Salvo

“Velocità astratta, l’auto è passata” di Giacomo Balla – 1913, , Tate Modern.
Autore: Mario Salvo
Ho dedicato interamente la mia vita all'arte, fin dall'età di 12 anni, festeggiando nel 2016 i 50 anni di carriera artistica. Ho fondato l'associazione culturale ALETES Onlus e in qualità di Presidente e Docente e attraverso l'arte nelle scuole cerco di sostenere "diversamente abili" e le categorie socialmente deboli. Coinvolgendo organismi ed enti pubblici regionali, desidererei, assieme ad altri Maestri, ognuno nel suo specifico settore artistico, realizzare un’Accademia d’arte libera ovvero uno spazio nel quale poter gratuitamente insegnare, diffondendo, tra i tantissimi giovani e meno giovani che desiderino apprendere seriamente l’arte e le sue filosofie, i segreti di tecniche e professioni d’arte le quali, diversamente, andrebbero a beneficio di pochi eletti. Scopri di più su Mario Salvo



