"Zeus partorito dal sole" di Gino Severini, 1954, tempera e collage su cartoncino.

Il primo periodo italiano

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Siamo nel febbraio del 1910. Sotto la guida dello stesso Marinetti, un gruppo di pittori lancia a Milano il “Manifesto dei pittori futuristi” e nel 1912 divulgherà“Il Manifesto tecnico della pittura futurista”.

Osservando con attenzione l’immagine è subito evidente l’abolizione della prospettiva tradizionale, modifica che vuol giungere allo scopo di facilitare l’esigenza futurista di “pandinamismo” (il movimento è in tutte le cose.).

Ma vediamo insieme i protagonisti di questo primo periodo:

Carlo Carrà

Carlo Carrà

Carlo Carrà  (1881-1966) è un futurista particolare che interpreta il dinamismo in forme che non rinunciano mai  totalmente ai valori plastici e pittorici ; è allievo, infatti, del paesaggista Cesare Tallone che lo indirizza ad un vivido e solido natur...
Giacomo Balla

Giacomo Balla

Giacomo Balla  (1871-1958) è interessato al divisionismo francese fin dal 1900, ma è il divisionismo italiano, maggiormente attento alla problematica sociale, a fare maggior presa su di lui. E’ il più anziano dei pittori futuristi. Scompone il movim...
Gino Severini

Gino Severini

Gino Severini  (1883-1966) assume il principio dinamico nel suo valore strettamente ottico e percettivo creando piani luce di un tenue e raffinato cromatismo che ricorda Seurat; più appartato e in un certo senso più indipendente dei suoi colleghi, in...
Umberto Boccioni

Umberto Boccioni

Umberto Boccioni (1882-1916) proveniente dall’ambiente lombardo, riconosce soprattutto in Pellizza da Volpedo le caratteristiche di un’arte viva e agitatrice di idee, attivamente impegnata nella società, carica di significati interiori che ben risponde al s...
Luigi Russolo

Luigi Russolo

Luigi Russolo (1886-1947) segue da vicino Boccioni e pur non avendo un’originale forza creativa è il più fedele e scrupoloso artefice delle teorie del gruppo. Oggetti principali delle sue ricerche divengono i suoni e i rumori, sia nella pittura sia...

In conclusione, la conoscenza del Cubismo e i rapporti d’alcuni artisti con l’ambiente dello Jugendstil tedesco (lo “stile giovane” dalle linee geometriche ordinate che considera la decorazione superiore alla resa naturale dell’oggetto, ricordiamo Gustav Klimt), portano il Futurismo a superare il Divisionismo fino ad evolvere verso un senso più astratto e geometrico del movimento.

Autore: Mario Salvo

Ho dedicato interamente la mia vita all'arte, fin dall'età di 12 anni, festeggiando nel 2016 i 50 anni di carriera artistica. Ho fondato l'associazione culturale ALETES Onlus e in qualità di Presidente e Docente e attraverso l'arte nelle scuole cerco di sostenere "diversamente abili" e le categorie socialmente deboli. Coinvolgendo organismi ed enti pubblici regionali, desidererei, assieme ad altri Maestri, ognuno nel suo specifico settore artistico, realizzare un’Accademia d’arte libera ovvero uno spazio nel quale poter gratuitamente insegnare, diffondendo, tra i tantissimi giovani e meno giovani che desiderino apprendere seriamente l’arte e le sue filosofie, i segreti di tecniche e professioni d’arte le quali, diversamente, andrebbero a beneficio di pochi eletti. Scopri di più su Mario Salvo

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