Io e il Villaggio di Marc Chagall

Io e il villaggio di Marc Chagall

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Io e il villaggio: tra amore, ciclo esistenziale e armonia.

L’opera Io e il villaggio di Marc Chagall realizzata nel 1911, è un olio su tela 191 x 150 centimetri, custodito al MoMA di New York.

Marc Chagall nonostante abbia lasciato la Russia all’inizio della propria carriera, in tutte le sue opere mostra un legame imprescindibile con la sua terra nativa e i paesaggi che la rappresentano.

Anche nel Io e il villaggio i riferimenti alle campagne russe, ai suoi ricordi del passato riecheggiano limpidi nella tela.

Falso d'autore del quadro io e il villaggio di Marc Chagall, realizzato dalla pittrice contemporanea Maria

Falso d’autore del quadro io e il villaggio di Marc Chagall, realizzato dalla pittrice Maria Cristina Vescio

I soggetti principali nel Io e il villaggio di Marc Chagall sono due profili, quello a destra è sicuramente dello stesso autore rappresentato in verde, mentre quello a si

nistra è di una mucca, in tal modo l’autore enfatizza appunto il legame con la sua terra e l’armonia tra il mondo umano e il mondo animale.

L’opera è carica di simbolismo, come nel La passeggiata, Chagal arricchisce il dipinto di molteplici elementi che sembrano essere del tutto casuali e fantascientifici, mentre ciascuno acquisisce per l’autore un chiaro significato simbolico che nella complessità della tela esplicitano il messaggio e il sentimento che l’autore vuole trasmettere.

Le opere di Chagall proprio per questa continua ricerca di simbolismo che oscilla tra rappresentazione del reale all’interno di una dimensione del tutto surreale, si prestano a continue ed innovative interpretazioni che spingono molti pittori contemporanei a farle proprie e a creare dei Falsi d’autore di Chagall e in particolar modo Falsi d’autore di Io e il villaggio.

La figura in verde nella mano tiene un ramoscello in fiore che probabilmente simboleggia l’albero della vita, mentre tra le due figure in alto vi sono una donna capovolta e un uomo con una falce. Quest’ultimo sicuramente rappresenta la morte. Sempre in alto sono raffigurate delle case alcune dritte, alcune capovolte e una chiesa disposte ad arco quasi come ad indicare la curvatura della terra. In questo modo, a mio parere, l’artista evidenzia la linea sottile che intercorre tra la realtà che viene rappresentata dalla fermezza delle case dritte e della terra, con la fervida e perturbante immaginazione che prende vita in ognuno di noi, rappresentata dalle case rovesciate.

Nell’opera Io e il villaggio riecheggiano le tematiche dell’amore, come anche nel Gli amanti in rosa e nel La passeggiata; della morte posta in contrapposizione alla vita, le quali generano un processo ciclico esistenziale e armonia tra uomo e natura, ritrovando così nella formazione artistica di Chagall dei chiari riferimenti in Klimt nel Fregio di Palazzo Stoclet, in Matisse nel La danza e in Picasso nel Les Damoiselles d’Avignon.

Autore: PitturiAmo Magazine

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