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Gli artisti si raccontano: Giulio Guidotti

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“L’artista dall’impostazione grafica che si perde nei forti contrasti” – Giulio Guidotti

Giulio Guidotti

L’intervista a Giulio Guidotti

Giulio Guidotti, artista contemporaneo di Massa Carrara, è stato intervistato dalla nostra gallerista e collaboratrice di PitturiAmo, Anna Soricaro. Di seguito riportiamo le sue risposte:

Quando ho visto la prima volta le foto delle sue opere, ho creduto subito che fosse arte digitale. Ho compreso, invece, da una didascalia che non c’è alcuna elaborazione tecnica ed ho subito intuito di trovarmi davanti ad una mano esperta, matura che sapesse perfettamente districarsi nell’uso dei colori e della tecnica. Ci parli di come dipinge, di cosa utilizza per arrivare a creare quei grandi paesaggi dal forte impatto emotivo.

Ho vissuto per quasi tre anni ad Amsterdam e un anno a Monaco di Baviera per poi tornare in Italia, a Milano per un anno e a Firenze per tre. Oggi opero a Massa Carrara per dedicarmi ad altro, oltre la pittura. Sono laureato in Graphic Design e ho due master in Fashion Design e Textile Design, entrambi ottenuti a Milano. Conservo l’impostazione grafica sebbene io utilizzi la penna a china per i contorni e per le ombre e i colori acrilici per tutta la resa. Ho realizzato tempo fa anche disegni grafici in cui prevaleva il nero che richiamavano lo stile animalier. La penna la uso da sempre, da lì è partito tutto, ho cominciato a disegnare e poi è arrivato il colore acrilico che riesce a dare vivacità e completare la resa finale. È questo il motivo per cui molti, non solo lei, hanno spesso una sensazione di essere davanti ad un’opera di grafica.

Lei si occupa di figurazione e non si può negare che si venga come intrappolati in una realtà che pare onirica. I contorni netti fanno indubbiamente la differenza, ci si sente piacevolmente immersi nei paesaggi dalla profondità sorprendente, in cui si ha voglia di andare oltre e perdersi tra alberi, acqua e viali. A proposito di ‘acqua’, potremmo definirla la costante della sua arte, l’elemento imprescindibile. Ci racconti quale sensazione le trasmette l’acqua e perché è presenza fissa nella sua arte?

Lei deve sapere che io traggo ispirazione dalle mostre che guardo e dalle esperienze che vivo. Prendo spunto da foto di vacanze oppure paesaggi della mia fantasia. Ad ogni modo, paesaggi inventati o ricordi vissuti in tutti c’è l’acqua, è proprio così. Adoro l’acqua forse perché nella mia zona ci sono tanti fiumi, l’acqua mi dà pace, è purezza, dà refrigerio, è come se la mia fosse una ricerca costante di frescura che riesco ad appagare solo con l’acqua.

Io credo che la sua sia un’arte figurativa fuori dal consueto e, a consentirmi questo, sono i colori. Sempre vivaci, fervidi ed intensi riescono a trasmettere positività ed entusiasmo. Anche per questo credo che lei sappia distinguersi nel panorama contemporaneo, a cosa si ispira per scegliere i toni? Come nascono nella sua mente?

I colori sono combinazioni del momento, non sono frutto di studi a tavolino, sono ciò che i miei sentimenti dettano. La scelta di forti combinazioni ben bilanciate è compiuta al momento, scelgo all’istante i colori come il rosso, il blu dell’acqua, il giallo e il verde che sono cromie costanti nelle mie opere. Adoro i contrasti forti. Non dipingo mai la sera perché la luce artificiale non mi consente una veduta finale reale. La luce del giorno mi permette di vedere le tonalità al meglio e poi, soprattutto, non dipingo mai d’estate, ma sempre e solo d’inverno.

L’arte contemporanea divide la produzione pittorica in astrazione e figurazione e il vasto pubblico, la critica e tutti gli operatori dell’arte, stanno lì a discutere sulla differenza tra i due generi. Lei si occupa di figurazione che custodisce un tratto evidentemente derivante dall’astrazione, le atmosfere che dipinge, seppur concrete, appaiono spesso rarefatte. La sua è una figurazione diversa dal convenzionale, saranno i contorni netti e definiti a china, la profondità che ogni opera detiene o l’aria che riesce a tratteggiare, ma i suoi paesaggi hanno quella marcia in più che riesce a fare la differenza, cosa la ispira?

Dipingere mi rilassa, non considero mai l’aspetto economico della mia arte. Nell’immediato c’è il piacere, la soddisfazione di ciò che realizzo, così è come se mi auto stimolassi. La mia è un’arte figurativa che parte dall’astrazione. Prima mi occupavo di astrazione poi, lentamente, sono giunto alla figurazione prediligendo le immagini naturalistiche con particolare attenzione, sempre, all’acqua. Non è una resa realistica quella dei miei paesaggi ma, sì, è vero, ho sempre uno sguardo rivolto all’astratto.

 

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“Gli artisti si raccontano”
Le interviste di PitturiAmo

 

Guarda alcune opere del pittore contemporaneo  oppure visita il suo profilo di Giulio Guidotti su PitturiAmo.

Autore: PitturiAmo Magazine

Il Magazine di Arte per conoscere e farsi conoscere. PitturiAmo Magazine è parte del Network di PitturiAmo, di cui fanno parte PitturiAmo - il portale dei pittori contemporanei, PitturiAmo Shop - il primo ed unico e-commerce dedicato alla promozione dell'artista e PitturiAmo Gallery - galleria d'arte contemporanea a Caltanissetta.

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