Gli artisti si raccontano: Giorgio Roncon - Ultima cena - 70x50 cm - Acrilico su tela - 2020

Gli artisti si raccontano: Giorgio Roncon

FacebooktwitterFacebooktwitter

“L’artista curioso dalle geometrie silenziose che ha ancora tanto da scoprire…” – Giorgio Roncon

Le interviste di PitturiAmo - Roncon Giorgio, artista contemporaneo

Le interviste di PitturiAmo – Roncon Giorgio, artista contemporaneo

L’intervista a Giorgio Roncon, artista contemporaneo

Il pittore Giorgio Roncon è stato intervistato dalla Dottoressa Anna Soricaro, Gallerista e Collaboratrice di PitturiAmo, ed ha risposto alle domande che gli ha rivolto, le riportiamo di seguito:

Conosco la sua arte da un po’ di tempo, tanto da poter affermare che detiene la maturità di un maestro d’arte. C’è perfezione e passione che paiono risultato di tanti anni di esperienza, invece so che non sempre le cose sono come sembrano. In realtà, da quanto tempo dipinge??

Ebbene sì, la mia passione è esplosa solo tre anni fa. In realtà la mia vita è sempre stata legata all’arte perché sono un decoratore ed un restauratore e la scoperta è stato il filo rosso della mia vita professionale ed artistica. Chissà quante sorprese ancora ci saranno!

Mi piace cambiare quando mi stanco, voltare pagina o approfondire, con l’arte non ho mai voltato pagina, credo che resterò a lungo sulla mia ricerca finché non mi stancherò di sperimentare e provare.

Sono curioso di natura, ma sono fondamentalmente convinto che io abbia ancora tanto da scoprire

La sua arte pare per nulla gestuale, c’è un rigore, un’attenzione, una stesura del colore minuziosa, inquadra e squadra i personaggi e i contorni interni o esterni. I colori sono vividi, energici eppure nulla è casuale, tutto ha un suo perché, una sua ragione, ci spiega quale motivazione c’è alla sua arte?

Io sono un distratto ed un disordinato ed è straordinario per me dipingere spazi così inquadrati, è come se con l’arte trovassi ordine al mio disordine, come se avessi una dimensione nella quale inserirmi e trovarmi, oltre quella reale che è il mio studio.

Ho sempre cercato nel mio lavoro la parte artistica che potesse appassionarmi e stimolarmi è per questo che ritengo che l’arte sia il filo rosso di tutta la mia vita, anche ora che vivo in una grande casa in campagna che è il mio incentivo allo spirito artistico.

Parto sempre dal presupposto che ogni artista abbia un riferimento artistico da cui poi staccarsi per un lancio individuale. Lei a chi si ispira?

Sono sempre stato affascinato dal passato, dalla storia e dagli scritti storici, non posso indicarle il nome di un artista perché non ne ho uno, ma ho tanti riferimenti letterari che sono la mia ispirazione.

E mentre le rispondo penso alle ultime opere legate al ciclo di Caronte, per crearle mi sono ispirato alla Divina Commedia di Dante. Caronte era il traghettatore che portava la anime dei defunti da una sponda all’altra dell’Acheronte.

Bene, io immagino questo passaggio dall’inferno al paradiso, ad una dimensione che spero presto ci faccia uscire, piuttosto, dal nostro inferno pandemico. Resto basito ed impotente a riflettere e mi chiedo cosa, in realtà, abbia fatto della mia vita.

Introduco nelle opere anche elementi contemporanei perché oggi è difficile vivere come vorremmo e nelle opere parlo di realtà e desideri. L’antichità mi ispira tanto e la contestualizzo con i miei colori e il mio stile.

Lei definisce la sua pittura ‘metafisica’ facendo riferimento ad una corrente del XX° secolo. In lei percepisco la volontà di percorrere una nuova strada artistica, vuole creare mistero e stupore insieme. Alcune tele sono il racconto di una vastità di solitudine e silenzio tra architetture e personaggi che non hanno spiegazioni immediate. Eppure ritengo che in questo risieda il suo successo pittorico perché identifica una ‘magia poetica’, ritiene di inviare messaggi nuovi in questo presente contemporaneo?

Sì, so di avere un linguaggio autonomo, distintivo, offro una prospettiva diversa con le mie opere, invio messaggi totalmente nuovi attraverso atmosfere enigmatiche e geometrie plausibili.

In realtà, le sembrerà strano, ho sempre avuto un gesto istintivo, forse era il desiderio di dipingere, perché quell’istinto ultimamente è svanito a favore di una ricerca che faccia emergere la mia espressione.

Se ho in mente una cosa la creo però se mi pongo domande vuol dire che devo fermarmi, che non posso procedere perché rovinerei tutto.

A proposito di quello che lei definisce ‘successo pittorico’ le dico che non lo so, faccio ciò che sento immergendomi in una realtà che mi piace.

Hai difficoltà a comunicare il valore della tua Arte?

“Gli artisti si raccontano”
Le interviste di PitturiAmo

Gli artisti si raccontano: Giorgio Roncon - Ultima cena - 70x50 cm - Acrilico su tela - 2020

Gli artisti si raccontano: Giorgio Roncon – Ultima cena – 70×50 cm – Acrilico su tela – 2020

Autore: Marcella Mondo

Marcella Mondo, laurea in ingegneria, è un'esperta di Web Marketing che coopera, da anni, con PitturiAmo. Da sempre appassionata di arte, ricopre il ruolo di Capo Redattore del Magazine. Ha maturato una forte esperienza nel campo dell'Arte, approfondendo gli studi sulla materia e affinando il suo occhio critico verso l'estetica e la bellezza delle opere d'arte.

FacebooktwitterFacebooktwitter