"Geometria in libertà" di Vito Spada

L’artista moderno artefice del proprio tempo

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L’artista è unico nel suo genere perché solo lui riesce a fare le cose che crea e per questo si distingue dall’uomo comune dal modo in cui elabora gli oggetti in suo possesso, perché li plasma li studia e poi con quegli oggetti crea qualcosa di nuovo.

Oggi l’artista è capace di interpretare la realtà, la  vita, e la società in cui vive. Oggi l’artista esce fuori dal suo laboratorio. Va in cerca dei problemi, del mondo che cambia, dei comportamenti, di tutto ciò che lo interessa. E proprio per questo l’artista è cambiato, si fa interprete della realtà che lo circonda.

L’aspetto più importante dell’artista è la libertà cioè egli agisce in piena e totale libertà senza condizionamenti altrui e questo lo rende onnipotente perché è indipendente e può fare tutto ciò che vuole.

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Per quanto riguarda la censura non esiste e non c’è nessun censore che possa bloccare il lavoro di un artista. Essa può solo essere rifiutata o accetta da galleristi o privati. Si pensi per esempio al nudo in pittura che è sempre stato motivo di controversie.

L’artista che crea non ha altri obiettivi, nel momento della creazione, che l’espressione del mondo che si agita dentro di lui; quando crea, non  pensa a fini morali o sociali o politici.

La percezione della realtà che ci circonda viene influenzata da una serie infinita di fattori che vanno dalla cultura personale fino allo stato d’animo del momento. E in  questo gioco di modificazione limitata del mondo che si inserisce la figura dell’artista che evidenzia gli elementi costitutivi della percezione.

Infatti gli artisti con il loro sguardo quasi dentro la materia, sono il nucleo essenziale da cui poi si dipanano le strade della pittura composte da segmenti di forze gentili oppure violentemente brutali, comunque visionarie perché indicano o suggeriscono o criticano un certo modo di mettersi in relazione con il mondo.

Una parte fondamentale del percorso degli artisti è quella composta da lavori che riflettono su loro stessi, sulla natura dell’Arte e sul modo in cui si entra in relazione con essa. Gli esempi dei grandi maestri della pittura sottolineano questo processo di trasformazione, in cui l’opera d’arte prende forma sia dalla sua collocazione in un determinato spazio espositivo, sia dalla disposizione del corpo e dell’anima del fruitore.

Il percorso ci conduce quindi su percorsi paralleli tesi all’approfondimento e alla riflessione del prodotto artistico  e sulla colorata vita che si può trovare nei grandi musei o nelle gallerie d’arte come le linee essenziali di un carteggio che va avanti da secoli.

Le concrezioni emotive che ha il pubblico nell’ammirare le opere d’arte si espandono per lunghi tratti fino ad arrivare alla contemplazione e all’apoteosi. Una considerazione univoca che prende spunto da un’empatia diffusa sempre più nel mondo dell’arte attraverso la percezione visiva quando si è concentrati nella visione dei grandi capolavori proiettati in un mondo tutto immaginario di colori reali ed emotivi, intessuto dalle righe danzanti del pentagramma solleticanti lo strato più profondo della nostra fantasia, della nostra anima.

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Ciò che può rimanere alla fine di questo piccolo viaggio all’interno della percezione è un rinnovato amore per il mondo e per le capacità umane di dargli sempre nuove interpretazioni, di conferirgli sempre nuove forme, di utilizzarlo come mezzo per giungere all’essenza estetica e spirituale della Vita.

Autore: Antonio Castellana

Rientra negli obiettivi principali di Antonio Castellana promuovere l’arte nella sua accezione più ampia attraverso i canali non soltanto del giornalismo e della critica d’arte, ma in particolar modo attraverso l’organizzazione di mostre d’arte e di eventi ad hoc per la riqualificazione del territorio e la valorizzazione delle espressioni artistiche moderne e contemporanee. Scopri di più su Antonio Castellana

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