Gli artisti si raccontano: Mia Mocanu
“Versatilità e passione come tratti distintivi di un’arte in continua sperimentazione…” – Mia Mocanu
L’intervista a Mia Mocanu
Mia Mocanu è un’artista contemporanea che ha risposto alle domande di Anna Soricaro, gallerista e collaboratrice di PitturiAmo. Di seguito riportiamo le sue risposte:
Astrazione, ritrattistica ed un tema molto vicino alla popular art sono i diversi generi che lei affronta. Opere sempre differenti, versatili, evidenziano una continua sperimentazione consentendo uno studio attento delle sue opere. In ogni suo dipinto c’è sempre qualcosa di straordinariamente impensato ed affascinante, cosa la ispira? Qual è l’elemento scatenante che la conduce a dipingere?
Tutto mi ispira, la pittura è il mio modo per esprimere concetti di vita. Dentro di me ho tanti sani principi ed un modo di pensare che pare più legato ai vecchi tempi. Ho solo il corpo ancora giovane: le mie idee, i miei pensieri, l’amore per la religione hanno il sapore di un vecchio modo di pensare. Definirei la mia ispirazione artistica ‘divina‘. Nella vita sono abituata sempre a dire ciò che penso e questo, spesso, porta a situazioni polemiche ma con le opere d’arte non c’è polemica, ognuno pensa ciò che vuole, e non scaturisce, necessariamente, una diatriba. La religione, l’arte e poche contate persone sono il mio mondo e così mi sento di vivere controcorrente. Io sto bene con questo poco, non mi serve e non ho bisogno di altro. L’arte è diventata il mio modo di vivere. Con le mie opere mi piace dare un insegnamento perché ci sono principi e valori che si sono persi.
Nel ritratto si percepisce una mano matura, nell’astrazione, invece, la gestualità è determinata e più incisiva, ma dietro ogni lavoro, anche quando c‘è istinto, si percepisce uno studio ed una ricerca puntuale, da quanto tempo dipinge? Assisto a rese di spessore soprattutto nella ritrattistica, è evidente il tratto in evoluzione nelle altre opere in cui la tecnica prende il sopravvento. La sua è un’arte sicuramente in crescita, destinata a lasciare grandi segni nel presente contemporaneo. Ci parli del suo viaggio nell’arte.
Abito il mondo dell’arte da molto tempo, ma ho messo radici solo lo scorso settembre. C’è stato un primo approccio venti anni fa, poi per innumerevoli motivi mi sono allontanata. Sono autodidatta e sono sempre stata vicina al mondo dell’arte. Ho cominciato con la grafica, poi sono passata al confezionamento creativo, poi alla produzione di bigiotteria, poi all’artigianato e al Découpage. Durante il lockdown ho iniziato a creare ritratti e, a settembre, mi sono dedicata alla pittura con entusiasmo. Sono molto empatica: prima comincio a dipingere, poi a studiare. Quando sono davanti ad un’opera che sto realizzando non ho limiti, tutto ciò che ho a portata di mano è per me utilizzabile. Non mi definisco una pittrice, ma una creatrice.
Quanto c’è della sua indole, del suo modo di pensare e concepire la vita nelle sue opere? Colori frizzanti ed energici denotano una carica vitale grandiosa. Uno spirito positivo e molto maturo si cela dietro ai colori, in base a cosa sceglie le cromie delle sue opere?
Se vuoi fare una cosa basta studiare ed io studio finché non raggiungo l’obiettivo. Sono molto esigente con me stessa, una perfezionista direi. Nulla mi ferma. Ho realizzato un’opera che si chiama ‘Vivere come farfalle’ perché le farfalle sono esseri viventi affascinanti e vivono poco, quindi è opportuno vivere sempre bene perché il tempo è prezioso. Bisogna imparare a godersi la vita e ricordarsi che è effimera e va vissuta al massimo. I colori vengono naturalmente secondo uno stile tutto mio. È da quando sono nata che abbino i colori come sento, è come se lo sapessi da sempre. Sono una persona che non si accontenta mai, è il mio lavoro e per questo devo farlo bene. Cerco di essere molto precisa. Tutto è per me insegnamento. Mi documento in diverso modo, dai libri ad internet, ai giornali e poi faccio a modo mio!
Da tante sue opere è evidente che la sperimentazione sia per lei una costante. Per molti artisti non avere un genere proprio che sia identificativo è spesso un deterrente. In lei, credo che sia invece il tratto distintivo da cui emerge il suo spirito socievole e positivo. Grazie allo studio e ai tentativi continui nelle opere d’arte, lei ha imparato ad ‘osare artisticamente’, così riesce a trovare la serenità e la spensieratezza che emerge in ogni sua opera. Dato che l’arte è la compagna da sempre della sua vita, provi a dirmi cos’è per lei la pittura e quale genere preferisce realizzare? Quali materiali sono per lei più avvincenti?
Mi occupo di astrazione e figurazione e di un genere ‘pop’ che include sia l’uno che l’altro. Ho sempre pensato che l’astrazione fosse un’arte semplice, della serie ‘lo saprebbero fare tutti’. Poi ho deciso di approcciarmi e sperimentarla e mi sono accorta che il ritratto che per me viene naturalmente, è molto più semplice perché basta avere un riferimento a cui ispirarsi. Per un’opera astratta, invece, c’è un lavoro di creazione, un approccio mentale che la figurazione per me non ha. Tutto il mio trascorso dedicato all’arte, intriso di artigianato e decorazione, è servito per la mia pittura. Per questo mi avvalgo di una tecnica mista che va dall’uso dell’acrilico allo spray agli smalti, dai glitter alla colla, alla vera e propria materia come le cozze e la plastica. Non comincio mai a dipingere una sola opera, ma sempre tre o quattro contemporaneamente e poi mi dedico diversamente ad ognuna. La pittura è come se fosse la mia droga. Dipingo quando posso perché la pittura è la mia carica emozionale e non riesco a stare senza.
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“Gli artisti si raccontano”
Le interviste di PitturiAmo
Guarda alcune opere della pittrice contemporanea oppure visita il profilo di Mia Mocanu sul portale PitturiAmo.
Autore: Marcella Mondo
Marcella Mondo, laurea in ingegneria, è un'esperta di Web Marketing che coopera, da anni, con PitturiAmo. Da sempre appassionata di arte, ricopre il ruolo di Capo Redattore del Magazine. Ha maturato una forte esperienza nel campo dell'Arte, approfondendo gli studi sulla materia e affinando il suo occhio critico verso l'estetica e la bellezza delle opere d'arte.