Gli artisti si raccontano: Maria Grazia Zohar
“Colei che ha fatto dell’arte una terapia dell’anima” – Maria Grazia Zohar
L’intervista a Maria Grazia Zohar
L’artista Maria Grazia Zohar, nome d’arte Zdkdesignart, si occupa di arte contemporanea. La nostra gallerista e collaboratrice di PitturiAmo, Anna Soricaro l’ha recentemente intervistata, ecco le sue risposte:
La sua è un’arte astratta molto raffinata ed elegante, sembra custodire grazia e leggiadria, in quelle gestualità che paiono sospese e che si librano sul fondo come punte di una ballerina professionista in un assolo grandioso. Arte astratta digitale che lei attua con una maestria straordinaria, da quanto tempo dipinge? La sua vita professionale o la quotidianità influiscono nella sua creazione artistica?
Sono autodidatta e mi occupo di arte digitale da poco, sono una violinista e lavoro al Teatro La Fenice di Venezia. Arte, musica e creatività sono un trinomio fondamentale per la mia vita, fanno parte di me da sempre. Mi sono approcciata all’arte digitale da soli otto mesi perché ho finalmente individuato un linguaggio per esprimermi. Ho cominciato a fare arte come mai si immaginerebbe, con un iPad e, poi, mi sono messa a studiare perché dentro ogni opera c’è studio e passione. Ho guardato alcuni video su YouTube e, alla fine, ho deciso di provarci pur non conoscendo nessuna tecnica informatica.
Mai avrei pensato che facesse arte da così poco tempo. Ho visto diverse sue creazioni e in esse ho trovato una destrezza che appartiene a grandi professionisti. Credo, pertanto, che la passione che la stimola e la spinge a creare è talmente forte da scaturire in lei un impegno maestoso. Sicuramente la vicinanza al mondo della musica, altro genere d’arte, la aiuta in quella identificazione di una dimensione fatta di spazi ideali di grande impatto. Cosa la ispira? Come nascono le sue opere?
Con questa arte, libero ciò che ho dentro e lascio sfogare emozioni e sensazioni intime. C’è l’istinto che governa ogni mio dipinto e in ogni opera ripongo la speranza che possa esser letto il messaggio che sottende. La mia non è un’elaborazione digitale, non parto da una foto e non altero nulla. Tutto parte da una macchia che trasformo, non c’è nessuna copia. Prima c’è una macchia di colore, quella macchia mi dà l’idea in base alla visione che ho nello stesso attimo in cui la guardo. Così nasce ogni opera. Io ritengo che l’arte digitale abbia una facilità ed una leggerezza che non hanno la pittura e la scultura, perché con essa si può creare ovunque, anche quando si è in viaggio. L’arte digitale è per me un nuovo linguaggio.
Io la penso come lei, per me si può parlare di arte contemporanea includendo solo la digital art, perché con il termine ‘contemporaneo’ si considera tutto ciò che sfrutta quello che il presente mette a disposizione. Ai tempi odierni la tecnologia è il filo rosso della quotidianità che consente elasticità e versatilità, elementi tipici dell’arte digitale. Alcune opere digitali nascono, anche esclusivamente, per essere riprodotte più volte ma molte altre hanno una tiratura limitata, anche in questo risiede la grandezza di questa arte. Lei come sfrutta la versatilità di questo genere che interpreta grandemente?
La mia è un’arte astratta e non c’è orario in cui dipingo, ogni momento è buono perché questa arte è diventata la mia droga e ne sento il bisogno ogni giorno. Stampo su tela e possibilmente su grande formato. Suono da più di 40 anni, ma con l’arte ho trovato un’altra dimensione. Con questa pittura ho acquisito e percepito una libertà diversa che prima non avevo e per me è meraviglioso. È vero che posso stampare in numero limitato o illimitato, su questo devo ancora riflettere, dipende dal file e da ciò che la mia mente detta. L’arte digitale è libera e mi rende libera.
Sebbene realizzi opere da poco, è sempre presente nel mondo dell’arte perché so che ha partecipato a diversi eventi importanti come il ‘Premio Artista d’Italia’. Riesce a mettersi in gioco con la stessa libertà e grandezza con cui dipinge. Dal mio canto le auguro di continuare a scoprire, perché l’arte è ricerca e sperimentazione insieme. E lei è un’artista che è riuscita ad inserirsi rapidamente nel frenetico mondo dell’arte e ha lasciato segni incisivi nel panorama artistico odierno grazie alla sua tenacia e determinazione nel portare avanti una grande passione. Ci dica, come si sente mentre dipinge? In base a cosa sceglie i colori?
I colori nascono naturalmente e difficilmente li modifico in base al soggetto. Ritengo che l’arte sia una terapia dell’anima, per questo non ho punti di riferimento artistici e tutto viene naturalmente. Spero solo che guardando le opere l’osservatore possa andare oltre ciò che vede e percepire sensazioni ed emozioni che nell’opera trasferisco. Le mie opere sono ricche di particolari perché sono quelli che danno significato al tutto.
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“Gli artisti si raccontano”
Le interviste di PitturiAmo
Guarda alcune opere della pittrice contemporanea oppure visita il profilo di Maria Grazia Zohar, nome d’arte Zdkdesignart, sul portale PitturiAmo.
Autore: PitturiAmo Magazine
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